Guide Pratiche

SCEGLIERE UNA CANOA

Testo ed immagini di Aldo Varotto

Le canoe canadesi aperte, nella semplicità delle loro forme, sembrano tutte più o meno simili. In realtà, provandole si scopre che le differenze tra una e l'altra sono abissali. Di seguito vengono riporate una serie di informazioni che vi potranno aiutare a scegliere quella che si adatta meglio alle vostre esigenze.

Lunghezza e larghezza

Tutte le imbarcazioni hanno una "velocità massima teorica" che dipende principalmente dalla loro lunghezza e dalla larghezza. È la massima velocità a cui lo scafo può procedere, lasciando all'acqua il tempo di aprirsi attorno alla prua e di richiudersi sulla poppa senza staccarsi dallo scafo. Per superare la velocità massima teorica, l'imbarcazione deve "uscire dall'acqua", e rimanerci sopra, non per galleggiamento (grazie alla spinta di Archimede), ma planando sull'acqua, come fanno gli sci nautici. Mentre un motoscafo può avere una potenza sufficiente a farlo planare, le canoe canadesi sono impossibili da far planare con la forza della pagaiata, sono cioè degli scafi dislocanti. È bene quindi conoscere i parametri che influenzano maggiormente la "velocità massima teorica". Sono la lunghezza e la larghezza.

Più la canoa è lunga e più sarà veloce, e più sarà facile da far andare diritta, ma meno manovrabile. Un aumento di lunghezza, anche relativamente modesto, comporta un notevole aumento del volume della canoa, e quindi del galleggiamento, e della capacità di carico. Sconsiglio caldamente di resistere alla tentazione di prendere canoe troppo corte. Il modesto vantaggio di uno scafo meno ingombrante sul tetto dell'auto e nel rimessaggio, si pagherà con una canoa lenta, con scarsa capacità di carico, e talvolta anche poco girevole perchè tende a sprofondare nell'acqua fino alle punte. Raramente una canoa più corta di 470 cm è molto efficiente.


Simmetria

canoe

La prima canoa a sinistra ha una forma simmetrica con larghezza massima al centro e punta e coda con la stessa forma.Le canoe al centro ed a destra sono asimmetriche con larghezza massima spostata rispettivamente piú indietro, o piú avanti del centro.

Le canoe canadesi tradizionali hanno una forma simmetrica. Lo scafo presenta la stessa efficienza idrodinamica sia quando si sposta in avanti, sia quando va indietro. Questo tipo di canoe presenta il vantaggio di poter utilizzale il sedile anteriore al contrario, cioè con il canoista rivolto verso la coda, per ottenere un migliore bilanciamento dei pesi quando si usa la canoa da soli.

Le canoe asimmetriche stanno diventando sempre più diffuse. Spostando indietro il punto più largo della canoa, aumenta l'efficienza idrodinamica, cioè diminuisce la resistenza all'avanzamento, ed aumenta la velocità massima teorica. Per questa ragione tutte le canoe da velocità (canoe da discesa, canoe olimpiche) hanno la larghezza massima arretrata rispetto alla metà della lunghezza della canoa. Spesso l'asimmetria riguarda anche il profilo laterale della canoa, che presenta una punta più alta (per superare le onde), ed una coda più bassa, per ridurre le resistenze aereodinamiche. Le canoe asimmetriche con massima larghezza spostata in avanti sono molto rare tra le canadesi aperte. È un disegno adottato quasi esclusivamente per canoe da acqua mossa. Questo tipo di canoa è un po più lento, ma rimane più facilmente a galla sulle onde ed in acqua mossa, ed è adatto a surfare sulle onde.


Forma delle punte

La canoa, durante il suo avanzamento deve "aprire" l'acqua che incontra sulla punta, e deve consentirle di "richiudersi" dietro la coda. Quanto più dolce, più regolare, e meno turbolento avviene questo processo, tanto minore risulta la resistenza all'avanzamento della canoa nell'acqua.

Una canoa con estremità molto affusolate, cioè con linee d'entrata e di uscita affilate, generalmente risulta più veloce e silenziosa. Per contro tende anche ad infilarsi dentro le onde piuttosto che a salirci sopra. Infine, le canoe con questo disegno tendono ad impennarsi e/o ad ingavonarsi, quando il peso del carico e dei canoisti non è centrato appropriatamente.

Una canoa con punte voluminose, "piene", crea una maggiore resistenza all'avanzamento, e maggiori turbolenze dell'acqua contro la prua, ed in uscita dalla poppa. In compenso aumenta notevolmente il galleggiamento, la portata della canoa, e la capacità di superare le onde.

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Forma del fondo

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Fondo piatto

Tipico delle canoe da carico. Gli scafi a fondo piatto hanno una buona stabilità iniziale, ma sono meno prevedibili sulle onde, o quando vengono inclinati su un lato oltre un certo angolo.

Fondo ad arco ribassato

Caratteristico degli scafi ben disegnati. Buona stabilità iniziale e secondaria. Prevedibile e reattivo sulle onde e quando viene inclinato.

Fondo a V ribassata

Sagomato con una sorta di rilievo longitudinale al centro che funge da chiglia. Conferisce rigidità allo scafo e maggior capacità di avanzare in modo rettilineo. Canoe stabili ma con un maggior pescaggio. Si incaglia più facilmente sulle rocce.

Fondo tondo

Estremamente poco diffuso. Si ritrova esclusivamente su canoe da velocità su acqua calme. Rende le canoe veloci, ma senza stabilità iniziale, e difficili da mantenere in equilibrio.


Forma dei fianchi

I fianchi della canoa possono essere perfettamente verticali, oppure possono allargarsi, o restringersi man mano che si sale verso l'alto.

I fianchi della canoa che si allargano verso l'alto ("svasati" in italiano, "flare" in inglese), consentono di aumentare la spinta di galleggiamento, man mano che la canoa si immerge maggiormente nell'acqua. Tendono a deflettere le onde verso l'esterno della canoa, ed a mantenerla asciutta. Aumentano la stabilità secondaria (vedi oltre). Rendono più scomoda la pagaiata e più unstabile lo scafo, a parità di larghezza.

I fianchi che rientrano in alto ("tumblehome" in inglese) facilitano la pagaiata vicino al bordo della canoa, e non fanno perdere stabilità primaria (vedi oltre) alla canoa.

Spesso la forma dei fianchi di una canoa si modifica lungo la sua lunghezza, per combinare i vantaggi di entrambe le forme. Sulle punte i fianchi svasati, consentono di mantenere delle linee di entrata molto affilate al galleggiamento, di avere una miglior spinta di galleggiamento sulle onde, e di ridurre il rischio di imbarcare acqua. I bordi rientranti nella parte centrale dello scafo facilitano la pagaiata, e l'inclinazione dello scafo.

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Altezza di punte e fianchi

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I fianchi (chiamati "bordo libero") sono importanti nel determinare la capacità di carico, il galleggiamento, la capacità di superare le onde e la stablilità secondaria. Quanto più sono alti i fianchi, tanto migliorano le suddette caratteristiche. Purtroppo un bordo libero molto alto renderà la canoa più sensibile al vento, e la pagaiata più scomoda.

Le canoe con rocker nullo o molto basso sono più veloci, facili da far andare dritte, e poco sensibili al vento. Sono per contro difficili da manovrare e tendono ad "infilarsi" nelle onde piuttosto che a passarci sopra. Sono adatte a fare molta strada sui laghi, ma non per affrontare le rapide, o per "giocare" con la canoa. Le canoa con Rocker pronunciato sono molto maneggevoli, rimangono asciutte sulle onde e sulle rapide, ma sono più lente e sensibili al vento.

L'incurvamento in alto della linea di chiglia verso le punte viene chiamata "Rocker" Dall'alto verso il basso è illustrato il profilo laterale di tre canoe con rocker progressivamente più accentuato.


Stabilità iniziale e secondaria

La stabilità di una canoa non è una caratteristica del disegno della canoa, ma una proprietà che ne consegue direttamente. La stabilità primaria, o iniziale, è la resistenza all'inclinazione (ed al rovesciamento) di una canoa che galleggia in piano sull'acqua. La stabilità secondaria, i finale, è la resistenza al rovesciamento di una canoa inclinata su un fianco, o colpita da un'onda laterale. Per chierire meglio queste caratteristiche viene presentato di seguito il confronto tra il comportamento di una canoa a fondo piatto, e di una con fondo ad arco ribassato:

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Stabilità primaria senza carico

In una canoa con il fondo piatto, lo scafo da un'impressione di stabilità quando è in piano su acqua calma. Gli scafi a fondo piatto hanno un'ottima stabilità primaria. Il canoista sente uno scarso dondolamento, perché la massima larghezza della caoa è tutta in acqua. In una canoa a fondo curvo, la larghezza massima è appena al di sopra della linea di galleggiamento, quindi la larghezza della parte immersa è ridotta. Per questa ragione al canoista risulta più "ballerina".


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Stabilità primaria con carico

Una canoa a findo piatto, quando viene caricata, affonda maggiormente, ma la massima larghezza immersa rimane pressoché costante, e mantiene sostanzialmente invariata la sua stabilità. Una canoa a fondo curvo, quando viene caricata, si immerge maggiormente, fino a raggiungere la massima larghezza dello scafo, e questo ne aumenta la stabilità rispetto a quando è scarica.


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Stabilità secondaria a canoa inclinata

Quando una canoa a fondo piatto viene inclinata, lo scafo si solleva quasi completamente dall'acqua. Con una ridotta superficie immersa il canoista si deve impegnare per non rovesciarsi. La stabilità secondaria e ridotta in una canoa a fondo piatto. In una canoa con fondo arcuato, quando ci si inclina, la canoa rimane immersa per tutta la larghezza, e per il canoista rimane facile mantenere l'equilibrio..


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Stabilità secondaria sull'onda

Quando le onde colpiscono la canoa di traverso, lo scafo a fondo piatto viene sollevato, e fatto scendere seguendo la forma della superficie dell'onda. Il canoista deve avere dei movimenti di reazione rapidi per contrastare il rollio. Uno scafo arcuato offre meno resistenza alle onde,ed un rollio ridotto. Per il canoista è più facile mantenere l'equilibrio.


Testo ed immagini di Aldo Varotto con contributi di Flavio Mainardi